Chi è Sirio Martelli?

Un'armoniosa ricerca continua...

Sirio Martelli è un cantautore e compositore nato a Firenze nel quartiere di Campo di Marte, l’8 novembre del 1979
Dopo aver ricevuto in regalo una vecchia chitarra e un registratore a quattro piste, comincia da adolescente l’esplorazione alle prime composizioni.
I suoi gusti musicali sono ispirati da sonorità pop-rock e new wave di artisti diversi tra loro come XtC, David Bowie e Radiohead.
Nel panorama della musica italiana rimane affascinato da autori, come Lucio Battisti, per la sua forza comunicativa e da Franco Battiato per la sua intraprendenza sperimentale.

“La musica ha sempre rappresentato un rifugio, un’immancabile distrazione dal quotidiano, ma anche un modo per prenderne sempre più consapevolezza”

Giovanni Bigazzi, Sirio Martelli (Luglio 2012)

INUTILMENTE UTILE

Bastava uno sguardo, nell’istante di una nota dietro a una parola…
uno sguardo per capire come entrare nell’ armonia di una strofa e osservare nel dettaglio un rigo di testo come se la vista possa diventare uno “zoom acustico”…. Avanti e indietro nell’ascolto. Un disco che è nato in un percorso, in cui l’ anima creativa ha preso tanto ossigeno, con un vento di entusiasmo, diluendo così ogni respiro affannato da tempi duri per i puri … 
Un incontro che ha permesso di amalgamare personalità, diversamente simili. Desideri e pulsioni legate a musica e parole, verso un'unica direzione fra accordi e metrica , con andamento gentile ma perseverante nella stesura di un brano, con l’ immancabile sigaretta, colonna portante dell’enfasi creativa di Giancarlo per una vita intera. 

Un incontro di autori e di anime, questo eravamo (e sento di dire siamo) io Sirio e Giancarlo. 
In un momento in cui l’ incertezza globale incombe sulle vite proprie (individuali e collettive) e il mondo musicale lascia troppo spesso spazio a forme commerciali “take away” o comunque troppo fugaci per riconoscere e mantenere una solidità duratura di una canzone. 
In un momento in cui le velleità creative nell’ Arte stentano a trovare respiro; 
a differenza, in questo progetto emerge, di Giancarlo, lo spirito di volontà nell’ andare contro ogni “regola” e tendenza, per un innato bisogno di fare, di esprimersi con il suo intuito che da sempre si è rivelato in una nota sul piano e attraverso l’ inchiostro di una penna. 

Giancarlo, un piccolo grande uomo, nei recenti anni in uno stato di salute precario, che ha però mantenuto una capacità reattiva incredibile al disagio, credendo in un vero dialogo fatto di sensazioni e desideri. Nella produzione del disco di Sirio Martelli, Giancarlo ha cosi portato un’ ennesima lezione di vita e di energia creativa, senza dare né peso né ascolto allo scetticismo circostante. 
Con la sua tenacia di sempre, portava avanti il suo ruolo e attitudine di “talent scout”, talvolta sottovalutata (come in Italia, nel caso del brano “Self Control”, 1984). Una dote che gli permetteva di avanzare nel tempo, continuando a seminare in un terreno sempre fertile di suoni e parole. 

“Inutilmente utile”… ossimoro che sembra un paradosso, ma eloquente per l’ andamento dei tempi attuali; cosi si chiama il disco da noi vissuto e cresciuto con sottile ironia e sentimento, talvolta goliardico e pungente verso i rapporti umani sia intimi che sociali; talvolta si sente più un'impronta malinconica, ma quella “malinconia grintosa” che, non rimane confinata in una nostalgia stucchevole come in altre canzoni d’ amore, ma che porta sempre a reagire col sorriso, a riflettere ma senza prendersi troppo sul serio, a percepire un positivo risvolto nelle storie in ogni brano … 

La chitarre Fender danno costante grinta e dolcezza al sound; per sostenere il ritmo nella struttura degli arrangiamenti è stato fondamentale anche il basso Lakeland di Matteo Giannetti, che con le sue armonie da dinamismo e colore sonoro a ogni canzone. Un progetto che nella sua progressiva crescita, si adatta sia ai moderni network per la diffusione della musica, che a un possibile ritorno al vinile, per chi ancora ha il culto e soprattutto il gusto del disco “a tutto tondo”. 

Questa moltitudine di figure, tonalità e stati d’ animo dell’ artista e di chi ha collaborato al progetto, fanno di “inutilmente utile” un disco senza tempo, con un suono che col tempo troverà una dimensione sempre rinnovabile ….

 



 

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